La necessaria evoluzione della filiera edilizia in direzione della sostenibilità

Il settore delle costruzioni
non è soltanto il più grande settore industriale in termini economici,
ma anche in termini di utilizzo di risorse ”
(Paul Hawken – The HOK Guidebook to Sustainable Design)

 

Edifici: problema o opportunità ?

Comunemente il concetto di edificio è associato a valenze positive, sopratutto nella cultura italiana, possedere la propria abitazione, il proprio ufficio o la sede della propria azienda è da sempre considerato un valore che va ben oltre il pur importante aspetto economico. Ma siamo in presenza di una evoluzione economica, tecnologica e culturale senza precedenti.

Proprio le nuove tecnologie, si pensi anche a una semplice termocamera, stanno portando a una maggior consapevolezza sul reale funzionamento e sugli impatti di quel sistema sempre più complesso e monitorato che chiamiamo edificio.

Uno degli aspetti che tra i primi è emerso nella percezione collettiva è quello economico. La percezione del costo di mantenimento per i consumi di acqua, luce e gas sta sempre più incidendo nel bilancio economico di fatto favorito dalla attuale crisi. Basterà a tal fine ricordare che considerando la totalità dei costi di un edificio nel suo intero ciclo di vita, ben l’80%, è imputabile ai costi di gestione e che, anche solo usando le tecnologie collaudate e disponibili in commercio, il costo per il consumo di energia  può essere ridotto dal 30 all’80% e quello per i consumi di acqua fino al 40%.

Ma non è tutto, gli aspetti finanziari da soli non sono sufficienti per comprendere una crisi che è ben più ampia e riguarda ben altre risorse.

La preoccupazione per i cambiamenti climatici e la relativa scarsità di risorse ambientali sono diventate variabili rilevanti, parimenti, la consapevolezza dell’impatto degli edifici sugli aspetti che governano tali equilibri si è fatta strada. Gli edifici utilizzano circa il 40% dell’energia mondiale, il 25% di acqua globale, il 40% delle risorse globali, ed emettono circa 1/3 delle emissioni di gas serra – dichiara l’UNEP (United Nations Environment Programme environment for development). Inoltre, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’incremento delle patologie allergiche e dell’asma è direttamente correlabile a fenomeni di urbanizzazione ed alla crescente tendenza delle popolazioni occidentali a vivere gran parte del tempo in ambienti chiusi[1]. Secondo dati ISTAT del 2009 in Italia le malattie respiratorie, dopo le malattie cardiovascolari e neoplastiche, rappresentano la terza causa di morte[2].

In un mondo sempre più urbanizzato, la città vincente del futuro dovrà inflessibilmente puntare alla realizzazione di due obiettivi: gestire le risorse secondo criteri di sostenibilità e creare un contesto economico e sociale attraente in cui cittadini, imprese e amministrazioni possano vivere, lavorare e interagire[3].

Il Green Building: un trend in crescita a livello mondiale

In questo contesto il mercato non ci si può scostare dalle principali prassi consolidate a livello internazionale legata alla innovazione e ai nuovi approcci alla sostenibilità: la rapida diffusione dei diversi protocolli di certificazione di sostenibilità degli edifici sta infatti trasformando radicalmente la domanda di materiali, sistemi e tecnologie per l’edilizia. Gli studi internazionali relativi ai trend di crescita del settore delle costruzioni sostenibili parlano di un incremento del mercato di dati senza precedenti[4]:

  1. 462 milioni di metri quadrati di edifici certificati con i principali protocolli internazionali (LEED, BREEAM, GREEN STAR)
  2. 1,5 miliardi di metri quadrati di edifici attualmente in corso di certificazione
  3. 960 miliardi di dollari di investimenti previsti entro il 2023 per la riqualificazione sostenibile del costruito
  4. 70% di incremento del mercato globale del green building entro il 2025

Ulteriori studi effettuati negli ultimi dieci anni, soprattutto sulla base dei dati raccolti da edifici realizzati negli USA per edifici certificati secondo i protocolli LEED, hanno dimostrato che gli edifici “verdi” tendono ad avere maggiore valori patrimoniali rispetto agli edifici tradizionali.

Inoltre, sono a loro volta collegati con vari vantaggi oltre quello del risparmio energetico, tra i quali la salubrità degli ambienti abitati, la valorizzazione della bonifica del terreno (quando necessaria), la riduzione dei consumi di acqua, la gestione dei rifiuti (sia in fase di cantiere che di gestione dell’immobile), l’accessibilità e i trasporti, l’assetto idrogeologico, la biodiversità, la qualità economica e sociale, le logiche di circular economy e di sharing economy.

Ulteriori vantaggi sono direttamente collegabili alla creazione di nuove professionalità legate al green building, sopratutto nei casi in cui le città si impegnino in programmi di riqualificazione.

Anche per il quadro normativo nazionale ci sono interessanti novità in costante evoluzione, come ad esempio il Piano di Azione Nazionale sul Green Public Procurement (Decreto Interministeriale 135 dell’11 aprile 2008), il Nuovo Codice Appalti (d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50) con particolare riferimento all’ Art. 34 (Criteri di sostenibilità energetica e ambientale, nonché i Criteri Ambientali Minimi per l’edilizia (CAM Edilizia, DM 21 gennaio 2016). Sotto tale quadro normativo la realizzazione di nuovi asset immobiliari o la loro riqualificazione cambia radicalmente, privilegiando un approccio integrato, che consenta di valutare la sostenibilità dell’edificio in quanto struttura complessa e “progettata”, coerentemente con i principali sistemi di rating e certificazione dell’edilizia sostenibile nazionali e internazionali.

Tutto questo porta a individuare nel settore edilizio (e più generalmente nella progettazione e manutenzione del territorio urbano) uno dei settori su cui puntare per una nuova economia (l’altro essendo, ovviamente, il settore agroalimentare, che pur sempre utilizza Asset Immobiliari). Un settore edilizio consapevolmente e decisamente orientato verso la qualità e la sostenibilità, ovviamente.

La necessità di Sistemi di Rating, Verifica Terza e il ruolo di GBC Italia

La qualità “certificabile” dell’intervento, a livello internazionale è ormai un prerequisito e a tendere non sarà più una questione di nicchia neppure in Italia, ma una condizione indispensabile a richiamare gli investimenti di imprese e famiglie la cui propensione e capacità di spesa sarà sempre più vincolata alla ricerca di investimenti sicuri. Tale evidenza si impone sopratutto in relazione alla rigenerazione urbana e territoriale, ambito dove l’azione congiunta di pubblico e privato può sviluppare vantaggi economici e sociali rilevanti. Sopratutto per l’Italia il tema degli “edifici storici” è di cruciale importanza. Se consideriamo la composizione del patrimonio edilizio italiano, è interessante notare come circa il 30% del parco immobiliare italiano è stato costruito prima del 1945 e costituisce un’area particolare di interesse in relazione sia ad interventi di sostenibilità, sia di restauro e conservazione, rivestendo un grande patrimonio storico-culturale.

In sintesi, negli ultimi anni, sono stati fatti molti passi avanti, sopratutto grazie al grande supporto per la diffusione della cultura del costruire sostenibile dato dai Green Building Council (GBC), associazioni no profit alle quali partecipa l’intera filiera delle costruzioni e non solo, presenti in oltre 90 paesi e aderenti al World Green Building Council[5].

Tra queste, l’Italia gioca un ruolo di leadership con il GBC Italia con un patrimonio immobiliare tra edifici certificati e in via di certificazione di oltre 5 miliardi di euro (tra i primi in Europa) considerata una tra le community internazionali più reputate, ma molti passi rimangono ancora da fare.

In questi anni GBC Italia ha cercato di diffondere la “cultura della sostenibilità” nel settore edilizio, fornendo un contributo originale anche a livello internazionale, proponendo oltre all’introduzione dei protocolli elaborati in USA la redazione di protocolli “nativi” specificamente costruiti sulle esigenze del mercato nazionale. Merita particolare citazione, in questo senso, il protocollo “Historic Building”, che ha inteso fornire una risposta concreta al tema della riconversione sostenibile di un patrimonio immobiliare dove le diffuse antecedenze storiche costituiscono un dato di progetto che non è possibile ignorare, coniugando istanze culturali ai temi propri del Green Building ispirandosi alle metriche internazionali. 

Le opportunità di una visione sistemica anche per la filiera dei materiali e prodotti

Se da un lato il mercato dell’edilizia e delle infrastrutture aumentano sempre più il loro interesse in direzione di una concreta sostenibilità misurata e certificata, dall’altro lato la filiera di materiali, prodotti e sistemi è sempre più stimolata a procedere nella medesima direzione individuando e valorizzando caratteristiche ambienteitali coerenti e conformi con le richieste dei protocolli emergetoco ambientali.

 

Per rispondere alla necessità di coniugare un approccio sistemico nascono interessanti piattaforme come

Ongreening® (ongreening.com) che nello specifico è la prima al mondo ad offrire ai professionisti, alle imprese e ai produttori di materiali, prodotti e sistemi, uno spettro completo di informazioni ed aggiornamenti sulle tematiche collegate ai maggiori standard di certificazione della sostenibilità in edilizia, quali il LEED®, GBC®, BREEAM®, WELL, Estidama®, BRE HQM®, HK Beam Plus®ed altri.

 

La ‘mission’ di Ongreening è quella di accelerare la diffusione delle migliori pratiche nel settore delle costruzioni sostenibili, dagli edifici ai protagonisti della progettazione, dai materiali edilizi alle aziende produttrici, mettendo in diretto contatto una comunità internazionale  di  oltre 36,500 protagonisti del green building, quotidianamente connessi ad Ongreening in cerca di nuove soluzioni tecnologiche, prodotti innovativi, report tecnici, casi studio, news e tanto altro.

 

All’interno del portale Ongreening trovano spazio due rivoluzionari strumenti pensati per i professionisti del Green Building e le aziende, che puntano ad essere più competitivi sul mercato nazionale e globale.

 

ProductMAP®

È l’unico strumento al mondo che permette alla loro azienda di valutare la conformità dei loro materiali e componenti edilizi con i più diffusi sistemi di rating e green labelling, quali il LEED®, GBC®, BREEAM®, WELL, Estidama®, HK Beam Plus®, BRE HQM®, ecc. compresi i CAM Edilizia e Pulizie.

ProductMAP® aiuta le aziende di produzione a scoprire nuove opportunità di mercato e a migliorare la competitività dei propri prodotti favorendone la penetrazione nei diversi mercati collegati al settore del green building.

 

ProductSEARCH®

È un rivoluzionario database che aiuta i professionisti nella ricerca, selezione e comparazione dei materiali compatibili con i maggiori sistemi di valutazione della sostenibilità negli edifici.

In estrema sintesi, riteniamo la sostenibilità come una visione dinsieme delleconomia e del vivere; per quanto riguarda ledilizia, è una prospettiva di medio lungo periodo che coinvolge la cultura dei cittadini e degli operatori, i sistemi tecnici, quelli produttivi, quelli economici e finanziari, nonché leggi, regolamentazioni, ruoli delle istituzioni.

 Servizi per la filiera edilizia immobiliare:

L’offerta servizi potrà essere basata sui principali Protocolli energetico-ambientali (rating System) e su i CAM Edilizia sia per quanto riguarda gli edifici che per i materiali e prodotti.

L’approccio integrato ai servizi si coniuga perfettamente con ulteriori strategie, come ad esempio quelle di Partenariato Pubblico Privato (PPP) o ulteriori strumenti come ad esempio il BIM

1)   Principali protocolli energetico ambientale e criteri ambientali di riferimento

LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)

 LEED è un sistema di valutazione che fornisce la metodologia e gli strumenti necessari per eseguire un’analisi delle performance di sostenibilità di un edificio. La certificazione LEED prevede l’assegnazione di un punteggio legato al conseguimento di Crediti nelle diverse aree della sostenibilità e viene assegnato in relazione al soddisfacimento di specifici requisiti

È un set di vari protocolli per: nuova costruzione, riqualificazione e gestione dell’edificio (LEED BD+C; LEED OM). A seconda dell’intervallo di punteggio raggiunto, ne deriva il livello di certificazione ottenuto dal livello base Certified, al Silver, al Gold fino al livello Platinum

 BREEAM (BRE Environmental Assessment Method)

Lo standard britannico BREEAM, di proprietà dell’istituto di ricerca BRE, permette di misurare il grado di sostenibilità dell’edificio e del processo di progettazione, realizzazione e gestione rispetto a standard internazionali certificazione BREEAM spazia dal settore residenziale a quello commerciale, dalle scuole al retail, dagli uffici ai penitenziari Anche i protocolli BREEM intervengono durante l’intero ciclo di vita dell’edificio (nuova costruzione, riqualificazione e gestione)

 

GBC (Green Building Council)

I protocolli GBC, di proprietà di GBC Italia, si suddividono in quattro diversi sistemi a seconda delle tipologie di edificio a cui si riferiscono: GBC Home (residenziale e hotel), GBC Quartieri (sviluppi urbanistici) e GBC Historic Building (riqualificazione e restauro edifici storico testimoniali), GBC Condomini (residenziale multi tennant). A differenza degli altri due protocolli, il sistema GBC interviene soltanto nella fase di realizzazione dell’edificio e non in quella di gestione (tranne il protocollo GBC Condomini)

CAM edilizia (Criteri Ambientali Minimi per l’Edilizia)

Affidamento dei servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della Pubblica Amministrazione (CAM – Criteri Ambientali Minimi, adottati con Decreto ministeriale 24/12/2015 – G.U. n. 16 del 21/01/2016 e ssmm). Resi obbligatori per gare di qualunque importo dal recente Codice degli appalti (Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 Codice dei contratti pubblici – G.U. n. 91 del 19 aprile 2016)

 

 

 

 

 

[1] Progetto mondiale asma: Global Initiative for asthma. Linee-guida italiane aggiornamento 2013.

http://new2.ginasma.it/index.php/documenti/documenti/item/65-testo-gina-2013

[2] Annuario Statistico Italiano 2009. http://www3.istat.it/dati/catalogo/20101119_00/PDF/cap3.pdf

[3] Bruno Berthon e Philippe Guittat (2011), “Ascesa della città intelligente” Outlook.

[4] Ibis world report: top ten fastest growing industries

[5] Il World Green Building Council è la rete dei Green Building Council nazionali, associazioni senza scopo di lucro presenti in più di novanta paesi, ed è in sostanza la più grande organizzazione internazionale al mondo che influenza il mercato della edilizia sostenibile.