Forever Bambù Soc. Agricola srl Soc. Benefit
via SS 11 Padana Superiore, 16/18
20063 Cernusco sul Naviglio
Milano

Referente: dott. Pier Giorgio Bollati
cellulare: +39 328-212.7240
e-mail: piergiorgio.bollati@foreverbambu.com

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foreste di bambù Gigante

 

Business Model
Forever Bambù nasce come progetto agricolo nel 2014 con lo scopo di sviluppare foreste di Bambù Gigante Moso in grado di produrre reddito per 100 anni. L’obiettivo iniziale della società era infatti di produrre germogli per uso alimentare e canne di bambù destinate a diversi mercati, in ragione dei vari usi brevettati di questo materiale. Grazie all’intuito visionario del fondatore, Emanuele Rissone, dal 2021 la società ha revisionato il modello di business e ha deciso di ampliarlo e potenziarlo su due fronti complementari che hanno ulteriormente rafforzato la circolarità e la coerenza del progetto.
Innanzitutto, per rispondere alle istanze di sostenibilità emergenti da consumatori e normativa, è stato avviato con successo il progetto “Forever Zero CO2” (vedi paragrafo dedicato) a cui si è affiancata un’ampia gamma di servizi di consulenza e formazione per la sostenibilità ambientale: un vero e proprio ecosistema che include:

– Mitigazione della carbon footprint delle aziende con foreste di bambù italiane e risultati certificati
– Consulenze aziendali su tutti i temi ESG e per la redazione del Bilancio di Sostenibilità
– Formazione specializzata per il conseguimento della certificazione come Carbon Manager

D’altro canto, per migliorare i margini di profitto, si è deciso di espandere il raggio d’azione lungo la filiera produttiva, sperimentando la creazione di Bioplastica, pelle ecologica, prodotti per la bioedilizia ed altro. Forever Bambù ha scelto di concentrarsi sulle applicazioni con il maggior potenziale in termini di sostituzione di materie prime ad alto impatto ambientale (es. plastica e pelle) e/o la cui produzione comporti notevoli emissioni di CO2 (es. bio-edilizia e cemento).

Forever Zero CO2 è, in estrema sintesi, il servizio che consente ad ogni professionista o impresa di compensare le proprie emissioni di CO2 in Italia, con foreste di bambù gigante biologico e simbiotico e risultati certificati. Nato da un’intuizione del presidente Rissone che, già nel 2019, ha compreso il valore delle foreste possedute dal gruppo come polmone verde per compensare le emissioni inquinanti, è un servizio offerto nell’ambito dei c.d. “servizi ecosistemici” per la compensazione, ovvero il supporto a una foresta di Forever Bambù in Italia per un determinato periodo di tempo determina un assorbimento di CO2 certificato che l’azienda supportante può inserire nel proprio bilancio di sostenibilità e comunicare a clienti, partner e soggetti istituzionali per migliorare la propria reputazione, il proprio rating ESG e l’accesso al credito.

l tema delle emissioni di CO2 era completamente nuovo quando è stato avviato il progetto ed oggi va consolidandosi un supporto legislativo al progetto. In particolare la nuova normativa UNI PDR 156/2024 basata sugli studi del Politecnico di Milano e sulle validazioni di RINA, consente di certificare il progetto ambientale di Forever Bambù, valorizzando la quantità di CO2 assorbita dal bambuseto in 443 tonnellate annue per ettaro (valore medio riferito ai primi 30 anni della vita del bambuseto) e convertendola in token sia per l’utilizzo da parte di realtà industriali per la mitigazione della propria carbon footprint (“utilization token) che per operatori finanziari che volessero acquisire token di compensazione per rivenderli, frazionarli o utilizzarli in futuro (“stock token”).

Prima dell’avvento di questa importante normativa, l’azienda si è sempre posta come attore attivo nella creazione dell’apparato legislativo che dia valore e supporti il modello, a vantaggio del mondo agricolo, nonché dell’economia nazionale. A tal fine è stato avviato un processo guidato da Mauro Lajo e ancora in corso che potesse consolidare la posizione dell’azienda come leader e pioniere nel settore nascente e, al contempo, dare valore al servizio offerto, con l’obiettivo ultimo di creare uno standard per i carbon credit agricoli a livello europeo. Ecco alcuni risultati significativi:
 Studio comparativo tra l’assorbimento di CO2 dei bambuseti gestiti dall’esclusivo protocollo agroforestale dell’azienda e quello di un bosco misto, ceteris paribus redatto nel 2019 da IndaCO2, società di consulenza specializzata analisi di ecotossicologia. È importante notare infatti come esistano molti studi dedicati a diverse specie di bambù e in diverse aree del mondo che riportano risultati discordanti, questo è il primo studio italiano sul tema ed il primo in cui si esemplifica il legame tra un metodo di coltivazione innovativo e il risultato in termini di attività di carbon sink delle foreste.
 VAM 16/2021 di RINA. Si tratta di una procedura di validazione del metodo di calcolo applicato dallo studio di IndaCO2 a cura del noto ente internazionale RINA che sostanzialmente convalida le procedure e i metodi utilizzati per creare il modello utilizzato nello studio.
 Articolo scientifico dell’Università di Siena che ha validato ulteriormente i risultati suddetti
 Articolo sulla prestigiosa rivista scientifica “Science Direct” che ha sottoposto a peer-review lo studio dell’Università di Siena e ne ha confermato i risultati.
 Deposito in corso presso la SIAE del volume dedicato alla formalizzazione dell’esclusivo metodo agroforestale biologico e simbiotico a cura dell’agromono dottor Raffaele Mana e di Mauro Lajo.
 Studio sperimentale in corso, in collaborazione con Isires e con il Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali dell’Università La Sapienza di Roma, sulla piantagione di Sovicille per quantificare l’impatto ambientale del metodo sia sulla microfauna che sulla qualità dell’aria.

Nel corso degli anni sono state create una serie di s.r.l. agricole, costituite ad hoc per l’acquisto di terreni destinati alla realizzazione di ciascun bambuseto. Già a partire dai primi anni, l’idea imprenditoriale ha dimostrato la sua scalabilità, suscitando l’interesse di un numero esponenzialmente crescente di investitori attenti alle tematiche ambientali e della green economy, il che ha consentito di creare bambuseti sempre più vasti. Ad oggi le società del gruppo sono state fuse in una unica e contano circa 1500 Soci, per un capitale versato di circa 20 milioni e 250 ettari di terreni di proprietà e 1.000 in gestione.
A dare sostegno e credibilità all’iniziativa è stato soprattutto un team di imprenditori ed esperti nel campo dell’agricoltura e ambiente, accomunati dalla volontà di creare un progetto imprenditoriale su larga scala completamente green ed ecosostenibile capitanati da due figure complementari.
Emanuele Rissone, imprenditore genovese d’origine ma milanese d’adozione, con una consolidata esperienza nel campo della creazione di nuove imprese sfruttando i trend emergenti, è attualmente Presidente di Forever Bambù. All’inizio degli Anni Novanta intuì le potenzialità del mondo degli integratori alimentari e intraprese un percorso che lo portò a creare la più grande catena europea specializzata nella vendita di integratori per lo sport, Vitamin Store. È inoltre formatore e divulgatore. L’attenzione all’ambiente e alla salute, uniti agli aspetti di redditività, lo hanno portato a creare Forever Bambù.
Mauro Lajo vanta un’esperienza ventennale di geometra specializzato in ambiente, territorio e gestione dei terreni agricoli. La passione per l’ambiente e lo spirito imprenditoriale l’hanno spinto a studiare ed applicare le tecniche agronomiche più innovative tra cui la biodinamica di cui oggi è diventato uno dei maggiori esperti a livello internazionale. Ricopre attualmente il ruolo di Amministratore Delegato di Forever Bambù e fa parte del Consiglio Generale di Confindustria Cisambiente con delega alla Sostenibilità.