PMI, Start-Up innovative e crescita: uno sguardo verso altra possibile finanza!

L’articolo può sembrare lungo ma in realtà è molto interessante, suggerisco di leggerlo fino alla fine potrebbe essere uno spunto!!

Un articolo di studio che presenta percorsi alternativi concreti verso una finanza diversa, più vicina alle esigenze strategiche di crescita del piccolo medio Imprenditore e delle Start-Up innovative.
Il percorso viene indicato dal Prof. dott. Roberto Fazioli Membro del Comitato Scientifico di A.S.P.Energia.
Il Prof. Roberto Fazioli rappresenta una sintesi di esperienze istituzionali e professionali nel campo energetico e delle network utilities. L’attività pubblicistica non è mai cessata dal 1991. Ha trascorso più di 20 anni in ruoli accademici, scientifici e di ricerca alternandoli in posizioni di advisoring e di membro effettivo di Organi Istituzionali di Regolazione. E’ stato ed è tuttora Presidente e Manager di diverse realtà imprenditoriali e, oggi, Partner di Fondi d’Investimento Internazionali. 
https://aspenergia.it/prof-dott-roberto-fazioli-universita-di-ferrara/

I “Fondi” potrebbero essere una valida alternativa per la crescita!!

1. Incipit
L’affermazione secondo la quale la crescita di un Paese, di un “Sistema-Paese”, passi necessariamente attraverso l’innovazione tecnologica applicata su scala industriale e la sua diffusione, attraverso la possibilità di affermazione e crescita di StartUp e PMI è ormai evidente e riconosciuta. Buone, ottime idee imprenditoriali restano spesso alla fase progettuale, ottimi business-plan restano “senza benzina” ancora nella “fase garage” (senza con ciò voler troppo mitizzare la leggenda del garage dal quale iniziò Bill Gates), molti innovatori (dentro e fuori i Laboratori universitari) restano nell’impossibilità di implementare la loro business-idea. Fra i tanti motivi, qui se ne vuole individuare subito un paio: (1) il costo dell’incertezza per i finanziatori (chiamiamolo problema di Hedging) e (2) la scarsa attenzione posta dal sistema bancario tradizionale rispetto al business-plan in sé, favorendo sovente, la solidità patrimoniale (con multipli crescenti, peraltro) dell’ideatore del business-plan stesso. Ciò determina ovviamente la morìa delle iniziative imprenditoriali che su altri tavoli, viene chiamata dinamicità del tessuto economico innovativo.
Tipicamente, le Start-Up o PMI cercano di attingere a contributi e Fondi Pubblici di sussidio o altro tipo di “sostegno” finendo col bloccarsi di fronte a:

  • problemi di copertura complementare (o comunque aggiuntiva) agli “incentivi parziali”, del tipo “co-finanziamento” o “contributo in c/interessi” quand’anche ottenuti o ottenibili;
  • lunghezza eccessiva dei tempi di concretizzazione, anche per procedure particolarmente burocratizzate d’attivazione dei “Fondi Pubblici”.

Il sistema bancario tradizionale non è più del tutto in grado di sostenere innovative, veloci, sfidanti attività d’investimento al di fuori dei tradizionali binari della formale “consegna” di collaterali di garanzia (ipoteche su patrimoni disponibili per importi almeno doppi rispetto alle linee di credito concesse, firme di patronage impegnative dei Soci, canalizzazioni finanziarie forzate, assicurazioni obbligatorie a corredo e fidejussioni, ecc. …). Ben si comprende quindi il motivo per il quale potrebbe esser utile prospettare nuove forme di finanziamento, immediatamente implementabili e coerenti con le esigenze di società neo-costituite da progetti di Start-Up innovativo o PMI, anche ricorrendo a strumenti tecnico giuridici e finanziari efficaci, oltre che efficienti nella resa di medio termine, sia per le imprese in questione, sia per i loro finanziatori privati.

Il Fondo di Garanzia è stato uno strumento frutto del più avanzato e, forse, moderno approccio di Politica Industriale italiana. Tale Fondo, tipicamente, ha il fine di favorire l’accesso al credito delle PMI mediante la concessione di una garanzia pubblica. L’impresa ottiene il finanziamento senza che siano richieste garanzie aggiuntive (reali, assicurative o bancarie) sull’importo garantito dal Fondo, superando così quella barriera all’ingresso su cui si è detto in precedenza, altrimenti invalicabile. Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente la cui disciplina e i cui aspetti convenzionali sono lasciati alla contrattazione tra le parti.
I soggetti destinatari della concessione di una garanzia pubblica sul finanziamento richiesto sono le PMI (anche artigiane), i consorzi e società consortili costituiti da PMI e società consortili miste, ma anche i professionisti, colmando così un gap storico e ormai anacronistico.

La garanzia prevista copre un massimo dell’80% del finanziamento ma prima o poi finirà.
Interessante può rilevarsi l’opportunità d’interazione della PMI  e/o StartUp con la Finanza Strutturata, laddove questa abbia comparti dedicati allo scopo e consenta la stipula di contratti che finanziano il cosiddetto “specifico affare”. Non si finanzierebbe, cioè, l’intera impresa nel suo insieme, ma un suo “comparto”, legato ad uno specifico Business Plan. In tal modo, al rimborso totale o parziale del finanziamento medesimo siano destinati i proventi di quella stessa (e sola) linea d’affare.  Come i proventi dell’affare specifico costituiscono una sorta di “ramo d’azienda interno”, così la tutela per il finanziatore sarebbe data dai soli specifici proventi dell’operazione, separati dal restante patrimonio del finanziato.
Gli aspetti sfidanti di tali strumenti di debito rafforzano il ruolo degli strumenti finanziari non bancari che possono, pur con le loro differenti e sfidanti specificità, determinare una seria alternativa alle fonti di finanziamento tradizionali che determinano, fra l’altro, crescenti difficoltà al ricorso alla leva del debito quanto più se ne è già fatto ricorso, quasi indipendentemente dai risultati pregressi e dalla bontà del business plan da proporsi al finanziamento.

In caso di interesse, il Prof. Dott. Roberto Fazioli è a disposizione per ulteriori chiarimenti o per elaborare modelli di business plan funzionali a necessità di crescita.