Convegno A.S.P.Energia del 05-12-2023, un’evidenza di tecnologie e professionalità! …da leggere!

E’ stata una bella Maratona, se avrete l’interesse e … l’ardire, di leggerlo fino in fondo, sappiatelo … verrete premiati!! … certamente dalla completezza dell’articolo.

Resoconto dell’importante convegno A.S.P.Energia, svoltosi  a Bologna il 5 dicembre 2023 ore 14,30 nel nostro solito Hotel
https://www.zanhotel.it/hotel-meeting-centergross-bologna
La giornata è stata molto intensa e interessante, la platea ricca, qualificata e sempre attenta, sono state presentate parecchie novità . Vi chiederete  perché i relatori sono stati così numerosi e i minuti a disposizione così pochi. La ragione è semplice, avevamo la necessità di presentare quanto sviluppato nell’anno che sta finendo e quanto svilupperemo nell’anno che verrà. In ogni caso, i temi presenti nella giornata , oltre ad alcune novità che vedremo in seguito, verranno poi sviluppati esaurientemente nel 2024 con incontri mirati e specifici sui territori unitamente agli Hub Territoriali.
Prioritario nella giornata era presentare e chiarire lo sviluppo e l’importanza degli Argomenti messi in evidenza nella loro “essenza” e “concretezza”. Come si diceva precedentemente andremo poi in approfondimento, argomento per argomento, con l’anno nuovo sui territori.

“Atmosfera” da grande partecipazione, gli Associati di A.S.P.Energia e alcuni graditi Ospiti hanno raccolto con molto interesse l’invito a partecipare a questa grande occasione, in evidenza: tecnologia e professionalità.

Come di consueto il Presidente di A.S.P.Energia Nino Sgarbi apre i lavori della giornata, ritagliandosi qualche minuto per evidenziare ai graditi Ospiti la nascita e la Storia dell’Associazione.

Il Prof. Roberto Fazioli Membro del Comitato Scientifico di A.S.P.Energia https://aspenergia.it/prof-dott-roberto-fazioli-universita-di-ferrara  

CER evoluzione strategica importante

La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è una strategia e non solo un “Modello d’Incentivazione” fine a sé stesso, come troppo spesso viene visto. Può essere, a ben vedere, l’inizio di una strategia industriale di sviluppo di un settore che, oggi, vede l’investimento in un Impianto da fonti rinnovabili solo come un business in sé, spesso limitato alla Vendita di un Impianto Installato. La si può pensare diversamente. In modo strategico e di M/L Termine.
Posto che, peraltro, la Commissione UE ha finalmente approvato il testo del Decreto sulle CER, del quale si attende la pubblicazione in GU e un decreto con le regole operative per l’accesso ai benefici, presto si darà il via libera agli incentivi per la realizzazione delle CER “ampliabili” a un MW e non solo ai 200KW. Com’è noto si prevedono due forme di agevolazioni, ovvero un incentivo in tariffa e un contributo a fondo perduto. L’incentivo in tariffa è rivolto a tutto il territorio nazionale e comporta un risparmio sui costi dell’energia prodotta da chi costituisce la Cer e una tariffa incentivante sull’energia condivisa. Mentre il contributo a fondo perduto (fino al 40% dell’investimento) è per i Comuni con meno di 5 mila abitanti, limite che già in passato ha suscitato qualche perplessità e da più parti viene giudicato a rischio d’incostituzionalità. Oltre alle CER, la tariffa incentivante, come stabilito dal Dlgs 199/2021, può essere riconosciuta ai sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e ai sistemi di autoconsumo individuali di energia rinnovabile a distanza che utilizzano la rete elettrica di distribuzione.
Il cuore della strategia sta nel fatto che la CER dovrà o possedere impianti di produzione di proprietà o averne la disponibilità tramite produttori e/o proprietari terzi, così che l’energia prodotta possa essere condivisa tra i suoi membri. Quella “o” è il perno di una strategia industriale. Il ruolo di finanziatore, proprietario o produttore può infatti essere in capo ad un soggetto esterno alla CER, sicchè nasce la possibilità di sviluppare Progetti d’Investimento per Impianti per più CER senza che esse debbano caricarsi l’onore dell’indebitamento e, cosa altrettanto importante, senza che debbano confrontarsi con la sovente scarsa meritorietà creditizia che il sistema bancario tipicamente richiede. E’ un win-win: i membri delle CER si costituiscono in figura giuridica autonoma e, con un “forte” Contratto ventennale, ottengono la disponibilità dell’Impianto che consentirà loro di avviare le procedure col GSE. Il GSE esaminerà la “solidità” del Contratto in parola e genererà l’avvio d’un processo di riconoscimento della CER i cui incentivi, poi, verranno in parte maggioritaria ovviamente canalizzati sull’investitore esterno.Ecco lo “spazio per le imprese del settore impiantistico”.
Peraltro, è bene ricordare che gli incentivi per le comunità di energia rinnovabile sono compatibili con strumenti di supporto agli investimenti, quali: (1) contributi in conto capitale, se l’impianto è di proprietà (e/o godendo dei contributi specifici del PNRR se l’impianto è reso disponibile da un Comune o altre Ente Pubblico) e (2) detrazioni fiscali per impianti a fonte rinnovabile (50%) se l’impianto è di proprietà della comunità o di soggetti privati che aderiscono alla comunità.
La virtuosità indotta dal Modello CER, infine, è sottolineata dal fatto che ill piano di riparto dei proventi tra i membri della CER, con distinzione tra consumatori e consumatori-produttori, non è stabilito dalla legislazione, ma sarà un accordo di diritto privato tra i membri stessi della CER stipulato in attuazione di quanto previsto dallo Statuto.

L’ing. Marco Mari Membro del Comitato Scientifico di A.S.P.Energia
https://aspenergia.it/marco-mari-past-presidente-gbc-italia

Come varia la Filiera dell’Ambiente Costruito con la Sostenibilità
 
La filiera dell’ambiente costruito
 è quella che ha la maggiore capacità di produrre lavoro e crescita economica ma al contempo ha il maggiore impatto sull’ambiente, sulle risorse naturali e culturali e sulla salute delle persone (energia, emissioni, acqua, territorio, materiali, rifiuti, benessere,  salubrità, cultura). Per ridurre tali impatti, i processi di certificazione basati sui protocolli energetico-ambientali rating system rappresentano una ottima strategia e di rendono finalmente capaci di misurare tutte le prestazioni complessive di un edificio tramite l’analisi di parametri standardizzati. Un approccio basato su tali strumenti consente di mitigare i cambiamenti climatici, agendo sui consumi diretti di energia e al contempo di ridurre le emissioni climalteranti, aumentando i processi di circolarità degli edifici massimizzando la tutela della risorsa idrica, la biodiversità e la salubrità degli ambienti interni. Ma consente anche di perseguire l’obiettivo dell’adattamento ai cambiamenti climatici, agendo sugli aspetti inerenti la durabilità delle opere e la loro resilienza ai fenomeni sismici, ma anche sulla tutela e valorizzazione degli edifici storico-testimoniali. 

Nell’ultimo decennio il fenomeno dei “green building”, ovvero degli edifici certificati con protocolli energetico-ambientali rating system, è diventato un mercato di forte interesse anche sotto la spinta dei processi di Green public procurement e delle recenti direttive europee. Anche in Italia si è ormai attestato come un fenomeno necessario e profittevole, se si considera che tra edifici certificati e in corso di certificazione con i protocolli della famiglia LEED-GBC abbiamo oltre 20 milioni di metri quadrati di opera e numerosi progetti di rilievo internazionale (come anche riportato dall’Impact Report dell’edilizia sostenibile certificata in Italia, liberamente scaricabile al seguente link https://bit.ly/42Dhupj)

Ing. Angelo De Cocinis CEO e-Making
https://www.e-making.it/

Gestione documentale – nuovi strumenti di misura e progettazione

“Il settore della costruzione sta attraversando una trasformazione che potremmo definire epocale, negli ultimi quindici anni è stato fatto, in termini di evoluzione normativa e di qualità del costruito di più di quello fatto nei precedenti 100.
Basti pensare alla Simica, alla parte Energetica, alla Sostenibilità, quindi CAM, DNSH e tanto altro ancora.
La spinta del DIGITALE si sta facendo sempre più forte, nel settore delle costruzioni, per lo più è associata all’acronimo BIM, recentemente, però, sta entrando in maniera prepotente anche l’intelligenza artificiale (AI).
In questo scenario si muove una platea ampia composta da Progettisti, Imprese, Committenti pubblici e privati, ed utilizzatori finali.
Tutti noi, trascorriamo gran parte del nostro tempo in edifici, per lavoro, studio, divertimento, gioco e molto altro ancora, di questi il più delle volte conosciamo molto poco.
Non sappiamo come sono fatti, quanta energia consumano, quanto siamo sismicamente sicuri e di quale manutenzione abbiano effettivamente bisogno e quanto costerà.
Raccogliere dati, aggregarli ed organizzarli in maniera strutturata, significa trasformali in INFORMAZIONI, fondamentali per decisioni consapevoli!
La quantità di dati e documenti da gestire è diventata veramente importante,  raccogliere informazioni durante tutto il ciclo di vita di un immobile dal progetto alla costruzione e gestione, consente di avere sempre tutto sotto controllo e di programmare in maniera attenta la manutenzione migliorando così l’efficienza e riducendo i costi di gestione.
Per rispondere a questa esigenza, e-Making Srl ha sviluppato una piattaforma Cloud che prevede la costruzione del Fascicolo digitale dell’ambiente costruito, ad oggi la costruzione del “Fascicolo Phygital” (integrazione tra fisico e digitale) dell’Immobile viene fornito come servizio da e-Making Srl con l’ausilio della piattaforma proprietaria e-Building.
Il servizio prende il nome di “e-Building LCD Service” (LEADING CONSTRUCTION DOCUMENTATION) e prevede un affiancamento a studi professionali, stazioni appaltanti e imprese di costruzioni, nella redazione della documentazione principale di un edificio, con rilievi 3D, video, raccolta documentale, in special modo durante la fase esecutiva dei lavori e durante le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Il tutto viene organizzato nel tempo e nello spazio 2D e 3D dei modelli a navigazione immersiva, costruiti mediante tecniche di reverse engineering elaborate con AI.
Il materiale condiviso in Cloud in un CDE dedicato consente un aggiornamento continuo delle informazioni rese disponili in tempo reale durante tutto il ciclo di vita dell’opera.”

Dott. Ivano Battaglia Amministratore Delegato di Lab. Service Analytica, Associata A.S.P.Energia
https://aspenergia.it/lab-service-analytica-srl

L’aria che respiriamo … gli ambienti che viviamo, attuali normative

La letteratura scientifica offre un’ampia documentazione sugli effetti dovuti alla presenza di contaminanti chimici negli ambienti indoor. L’Italia è la Nazione più attiva in questo settore, seguita da Francia e Germania. Questo testimonia la necessità e l’opportunità di un profondo cambiamento culturale per poter efficacemente affrontare il problema della valutazione di questo elemento in ambienti diversi da quelli tipici industriali (uffici, scuole, ospedali, banche, uffici postali, teatri ristoranti  e ambienti di aggregazione in genere). Già agli inizi degli anni ‘80 la World Health Organization 
nel proprio documento Indoor air pollutants exposure and health effects (WHO 1982), sottolineava come fosse errato utilizzare i valori limite di esposizione professionale industriale per gli ambienti indoor non industriali e che per tali ambienti fosse necessario lo sviluppo di specifici riferimenti. Questa indicazione è stata successivamente confermata in lavori specifici elaborati da diversi gruppi di lavoro nazionali ed europei sulla tematica indoor. In campo normativo, un documento particolarmente autorevole risulta essere lo standard ISO 16000 che, nelle sue diverse parti, descrive le procedure con cui effettuare le attività di campionamento e  analisi dei principali inquinanti negli ambienti indoor (Final Draft UNI EN ISO 16000-41). 
Il Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento Indoor, istituito nel 2010 presso l’Istituto Superiore di Sanità (GdS-ISS),  ha elaborato diversi documenti di riferimento per le strategie di monitoraggio dei principali inquinanti indoor chimici e biologici. Le principali risultanze di tali lavori sono state riportate nella serie Rapporti ISTISAN, disponibile on line nel sito ufficiale ISS dedicato al GdS Inquinamento Indoor – Dr Gaetano Settimo

Dott. Giuseppe Bruni Consigliere di Goforbenefit Associata A.S.P.Energia
https://aspenergia.it/goforbenefit

Già da ora  … perchè diventare Società Benefit

La nuova dimensione della competizione: la sostenibilità
L’Europa, con la Corporate Sustainability Reporting Directive – C.S.R.D., detta le regole in materia di sostenibilità per le imprese, così creando nei fatti il nuovo, effettivo terreno sul quale esse competeranno.
Nell’ultimo decennio i temi della sostenibilità sono stati oggetto di convergente attenzione da parte di Stati, Organizzazioni sovranazionali, Finanza internazionale, ecc. sollecitati da esigenze di mantenimento della stabilità del sistema economico-finanziario e da istanze etiche. Per mitigare a investitori e assicuratori i rischi di insostenibilità  dei costi conseguenti al cambiamento climatico e quelli derivanti dall’instabilità sociale. Un’attenzione che ha prodotto strategie e regolamentazioni d’ordine internazionale e, per ciò che ci riguarda, europeo.
È da collocare in tale ambito la direttiva europea C.S.R.D. che stabilisce norme per la rendicontazione della sostenibilità delle imprese in ambito Ambientale, Sociale e della Governance.
Norme direttamente cogenti dal primo gennaio 2024 per le grandi imprese quotate e in successiva progressione per imprese dimensionalmente più ridotte.
Tali imprese, tuttavia, devono consolidare nel loro Report di Sostenibilità anche il profilo di sostenibilità delle imprese della propria catena di fornituraanzitutto, perché il livello di sostenibilità di queste ultime condizionerà quello dell’impresa cliente.
A cascata, quindi, saranno moltissime le PMI non direttamente obbligate all’elaborazione del Report, a dover dare evidenza del proprio profilo di sostenibilità a clienti e banche
La C.S.R.D., dunque, crea un cambiamento irreversibile nella gestione dell’impresa, rivoluzionando i termini della competizione sul mercato per effetto, sia della normativa stessa, sia, soprattutto, delle esigenze del sistema finanziario e del mutare degli orientamenti della clientela sui temi socio-ambientali.
Un impegno che, obbligato o indotto, è fattibile, a difficoltà semplificate per le PMIricco di prospettive, che GoForBenefit affronta, al fianco dell’impresa, a costi più contenuti, tempi più rapidi e performance più elevate con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale.

Il dott. Marco Cevolani di UniAudit Associata ad A.S.P.Energia
https://aspenergia.it/uniaudit-srl

I bilanci di sostenibilità andranno verificati e certificati
 
Sottoporre i report di sostenibilità a verifica (assurance) è importante per diverse ragioni e diventerà obbligatorio per i soggetti obbligati dalla CSRD.
Indipendentemente dall’obbligo, l’attività di assurance favorisce:

  • Credibilità: L’assurance dei report di sostenibilità fornisce un’opinione indipendente sulla loro accuratezza, completezza e affidabilità. Ciò aumenta la credibilità delle informazioni riportate e la fiducia degli stakeholder.
  • Conformità: L’assurance dei report di sostenibilità può aiutare le organizzazioni a verificare la conformità alle norme e agli standard riconosciuti a livello internazionale, come le linee guida GRI (Global Reporting Initiative) e domani agli ESRS.
  • Miglioramento continuo: Attraverso l’assurance, le organizzazioni possono identificare aree di miglioramento e implementare azioni correttive per rafforzare la gestione della sostenibilità.
  • Responsabilità e trasparenza: L’assurance evidenzia l’impegno dell’organizzazione nella comunicazione trasparente delle proprie performance in ambito sostenibile, dimostrando responsabilità verso gli stakeholder e la società nel suo complesso.

Allo stato gli standard di riferimento per l’attività di assurance sono in fase di aggiornamento. L’attività condotta sulla base di quest’ultimi porta, in ottica CSRD, per i primi anni ad una “limited” assurance per poi progressivamente arrivare ad una “reasonable” assurance.
Gli specialisti di Uniaudit sono a disposizione per i necessari approfondimenti.

Ci scusiamo con l’avvocato Eros Titi (nella foto durante il convegno) ma le immagini del suo intervento non sono purtroppo disponibili, un errore tecnico.
Pubblichiamo la sintesi dell’intervento, non ci sono slide.

Importante contributo dell’attività legale sui bilanci di sostenibilità 

 Il Bilancio di Sostenibilità (BS) fornisce una panoramica delle performance, degli impatti e degli obiettivi di sostenibilità di un’organizzazione, i quali vertono principalmente su tre ambiti: Environment, Social e Governance (ESG) Raccoglie i dati relativi agli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) dell’azienda e può contenere anche informazioni sulla supply chain della stessa . La Commissione Europea ha adottato gli standard di rendicontazione sulla sostenibilità ESRS: semplificazioni, gradualità, catena del valore.
ESG è un acronimo che sta per Environment, Social, e Governance, ovvero i 3 Pilastri della sostenibilità per l’Unione Europea: i tre fattori fondamentali per verificare, misurare e sostenere l’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di una organizzazione. In definitiva, la sostenibilità implica “un benessere (ambientale, sociale, economico) costante e preferibilmente crescente e la prospettiva di lasciare alle generazioni future una qualità della vita non inferiore a quella attuale“.
Posto che l’obbligo, in forma diretta o indiretta, si sta allargando, quali motivi possono spingere verso il Bilancio di Sostenibilità un’azienda che ancora non è tenuta a farlo?
L’opportunità principale è quella di misurare, rendicontare e comunicare le proprie azioni e prestazioni relative a questi aspetti:
– gli impatti sull’ambiente (in termini di processi produttivi e di prodotti);
– le relazioni con la comunità e il territorio di riferimento;
– la relazioni con i dipendenti;
– la governance (ovvero quell’insieme di organi e di regole che disciplinano la gestione e la   direzione di una società).
È una fotografia che l’azienda fa di sé stessa a 360°, prendendo in considerazione aspetti che il bilancio economico non considera ma che in realtà possono condizionare le performance economico finanziarie degli anni futuri. Un documento che può accompagnare e supportare la redazione del piano strategico e del piano di sviluppo.
È anche, non da ultimo,  uno strumento completo di comunicazione, rivolto sia all’interno dell’azienda che all’esterno (e in questo caso non solo verso i clienti).

Gianluca Varriale Head of Business Partner Channel
di Greenflex (Gruppo Total) Associata A.S.P.Energia
https://aspenergia.it/green-flex-italia-srl

Presentazione dell’Azienda GreenFlex ed esperienza sul percorso Benefit

GreenFlex, società del Gruppo TotalEnergies, è un’azienda francese che opera in tutta Europa.
È attiva nel supportare PMI e grandi aziende nel loro percorso di transizione energetica.
GreenFlex supporta i propri clienti in tutte le fasi: mappatura dei consumi, progettazione degli interventi, finanziamento degli investimenti.
Tra i principali valori aggiunti della proposta GreenFlex c’è sicuramente la possibilità per il cliente di finanziare (tramite soprattutto il prodotto della locazione operativa) tutti gli investimenti che si stanno pianificando.
L’approccio di GreenFlex al mercato è sia diretto che indiretto:
  • Approccio diretto à gestione diretta sul cliente finale. In questo caso GreenFlex progetta e finanzia direttamente.
  • Approccio indiretto à sviluppo di partnership con produttori/distributori di tecnologia (fotovoltaico, LED, pompe di calore, banchi frigo, e tutto ciò che ha come obiettivo l’ottimizzazione dei consumi energetici del cliente) per consentire a questi ultimi di poter abbinare alle loro vendite le soluzioni finanziarie di GreenFlex.
L’obiettivo di GreenFlex è focalizzarsi su tipologie di asset che, solitamente, per il circuito bancario tradizionale risulta più complicato da finanziare.
 La locazione operativa è un prodotto di natura commerciale e non finanziaria, che consente quindi alle società clienti di non aumentare la loro esposizione nei confronti del circuito bancario.
Ciò consente loro quindi di salvaguardare le linee di credito per altri asset, aumentando quindi la capacità di investimento.
Altro punto di forza della locazione operativa è la possibilità di dedurre tutti i canoni come costo operativo di gestione, il che rende questo prodotto molto interessante anche in materia fiscale-tributaria.

Luca Degli Esposti Amministratore Delegato di Iooota srl Associata A.S.P.Energia
https://aspenergia.it/iooota-srl

Gestire una CER è Facile? … non sempre!!

Con l’intervento di Luca Degli Esposti, fondatore e AD della società, è stata presentata la IOOOTA Srl di Imola, PMI innovativa sul mercato dal 2015 e che si occupa di sistemi di monitoraggio ed efficientamento energetico non invasivo, sia in ambito residenziale che del terziario. Il focus, visto anche il tema oggetto della giornata, è stato poi mostrate rapidamente le principali caratteristiche distintive della piattaforma di gestione per le Comunità Energetiche e i Gruppi Autoconsumo, sviluppata negli ultimi anni. Nello specifico, su tutti, la facilità di simulazione di una CER tramite profili di consumo per valutarne il valore e l’impatto prima ancora di muovere i primi passi formali e burocratici, una dashboard per stimolare i consumer / prosumer della CER stessa a massimizzare l’autoconsumo con evidenza dei benefici economici ottenibili (€uro) ed ambientali (CO2 non immessa nell’ambiente, alberi equivalenti piantati) e l’integrazione con un gateway bancario per un sistema di pagamento interno per la ripartizione degli incentivi ricevuti dal GSE.

Il professor Leonardo Setti dell’Università di Bologna, fondatore di Solar Info Community srl Soc. Benefit  Associata ad A.S.P.Energia
https://aspenergia.it/solar-info-community-srl-s-b

Comunità Solari, un futuro alternativo concreto e complementare

La nostra missione è chiara e ispiratrice: accelerare il cammino verso città tecnologicamente avanzate che rispettano l’ambiente e l’uomo. Siamo mossi dalla convinzione che la transizione energetica non sia solo una necessità, ma un’opportunità straordinaria per creare un futuro sostenibile e inclusivo.
Fin dall’inizio, abbiamo lavorato instancabilmente per sviluppare la piattaforma Comunità Solare, una soluzione tecnologica all’avanguardia che consente alle famiglie e alle aziende di auto-consumare l’energia rinnovabile prodotta localmente. Grazie ai nostri smart meter e alla lettura diretta dei contatori, i partecipanti diventano protagonisti attivi nella gestione dell’energia, condividendo le risorse in modo intelligente e ottimizzando il consumo.
Ma la nostra visione va oltre la tecnologia. Crediamo fermamente nella potenza delle comunità, nel loro potenziale di cambiamento e nella forza dell’unità. Perciò, promuoviamo la collaborazione tra imprese, cittadini e amministrazioni pubbliche, creando un patto sociale che ci permette di affrontare congiuntamente la sfida della transizione energetica.
Con il supporto di partner strategici, come l’associazione Centro per le Comunità Solari, l’Università di Bologna e il Tecnopolo di Rimini, abbiamo sviluppato una rete solida e diversificata di comunità solari. Queste comunità sono la prova tangibile che la transizione energetica può essere concretizzata, coinvolgendo attivamente le persone e creando valore a livello locale.
La nostra storia è caratterizzata dalla passione e dall’impegno nel creare un impatto positivo. Siamo consapevoli che la transizione energetica non sia solo una questione ambientale, ma anche sociale ed economica. Perciò, lavoriamo costantemente per creare opportunità, generare benefici concreti e promuovere una cultura energetica sostenibile.

Il Direttore Commerciale di OmnisPower Europe Paolo Bassan, Associata A.S.P.Energia
https://aspenergia.it/omnis-power-s-p-a

Evoluzione tecnologica dei pannelli ftv … da un produttore

In breve, è stato presentato il progetto di Omnis Power Europe, che prevede nel biennio 2024-2025, la realizzazione di stabilimenti produttivi in Italia, per la realizzazione di pannelli Fotovoltaici – Inverter – Batterie “made in Italy”, oltre ad un sistema IA “Intelligenza Artificiale” per la gestione ed ottimizzazione del sistema produzione-stoccaggio-utilizzo dell’energia.
 Oggi viviamo un momento particolare, dove coincidono un cambio di tecnologia nei pannelli fotovoltaici, da Celle PERC in celle TOP con N Type, una spinta finanziata contributiva all’installazioni di impianti fotovoltaici per portare l’Italia ad essere indipendente dal “fossile”, da sistemi di accumulo dell’energia prodotta e non utilizzata che serviranno a stabilizzare la rete obsoleta e sottodimensionata per le future esigenze del paese.
 Crediamo che solo l’innovazione tecnologica dei prodotti (hardware) abbinati ad un sistema IA (software), ingegnerizzati, sviluppati e prodotti in Italia possano essere la chiave giusta per fare la differenza nel mercato.
 Produttori italiani, assistenza-garanzie-certificazioni-servizio italiani, rapporto diretto con i “specialisti” del settore senza intermediari/importatori possano dare reali vantaggi agli operatori e di conseguenza agli utilizzatori finali.
 Il futuro, a partire già dal 2024, sarà incentrato sui sistemi di accumulo sia nel residenziale che nell’agricolo/industriale/artigianale, anche grazie a tutti i nuovi decreti incentivanti che stanno per esser approvati a partire da gennaio 2024, che porteranno reali stimoli e vantaggi a rilanciare l’economia di tutto il tessuto imprenditoriale.
 
Alla fine abbiamo presentato un filmato: il progetto sperimentale Omnispower-Interporto Padova, l’IA applicata un sistema virtuoso per l’indipendenza energetica di una delle aziende più rappresentative nel panorama Europeo: “il futuro è già presente”.
https://youtu.be/RxZ1LCBrTEc?si=gx_rUWGuygAPpBwy

Il Presidente di Scudata srl  (Associata ad A.S.P.Energia) Gian Luca Borghesan
https://aspenergia.it/scudata-srl

Cyber Security … una pillola di saggezza per una sicurezza strategica

ha sottolineato l’importanza cruciale del Vulnerability Assessment (Valutazione delle Vulnerabilità) nel contesto della sicurezza informatica attuale e ha presentato una soluzione all’avanguardia che integra una console operativa dedicata alla gestione delle vulnerabilità e delle relative mitigazioni.
Nel panorama digitale odierno, caratterizzato da minacce sempre più sofisticate, il Vulnerability Assessment costituisce una colonna portante per la protezione dei sistemi informativi. Questa pratica non solo aiuta le organizzazioni a identificare e a valutare le vulnerabilità presenti nei loro sistemi ma fornisce anche le informazioni necessarie per poterle prioritizzare e correggere efficacemente.
 
La caratteristica distintiva della soluzione che desideriamo presentare è la nostra console operativa innovativa. Questo strumento, unico nel suo genere, non soltanto automatizza la scansione e l’identificazione delle vulnerabilità ma offre anche una gestione integrata e una pianificazione strategica delle mitigazioni. Con questa console, sarà possibile:
  • Monitorare in tempo reale lo stato delle vulnerabilità.
  • Ricevere notifiche immediate in caso di rilevamento di nuove vulnerabilità critici.
  • Gestire e coordinare le azioni di rimedio attraverso una dashboard intuitiva.
  • Assegnare compiti e tracciare i progressi dei vari team coinvolti nella risoluzione delle vulnerabilità.
  • Accedere a una vasta libreria di risorse per la mitigazione basata sulle migliori pratiche del settore.
L’integrazione di una tale console cambierà radicalmente il modo in cui le aziende affronteranno la sicurezza informatica, passando da una gestione reattiva a una proattiva delle minacce alla sicurezza.

durante il Convegno abbiamo approfittato della presenza in sala del Direttore di ANCE Emilia Centro Carlo Carnielli (l’associazione di Confindustria dei costruttori di Bologna, Ferrara e Modena)
Il Direttore ha dato una rappresentazione del settore delle costruzioni, rivitalizzato dai bonus fiscali, nel post-covid, dopo lunghi anni di crisi.  Si apre ora la stagione delle gare del PNRR, dove stanno trovando applicazione criteri fondamentali di sostenibilità ambientale, declinati nel principio DNSH . Ma nondimeno, anche negli altri settori delle costruzioni, immobiliare in primis, le imprese dovranno sempre di più misurarsi con i parametri ESG, coniugando le loro scelte imprenditoriali con nuovi paradigmi di sostenibilità e circolarità.

Un parere anche a Giorgio Falanelli di CNA Modena

Dopo la sbornia del Superbonus a cui seguirà un rimbalzo negativo già nel 2024, è più che mai necessario innovare in un settore come quello dell’edilizia molto importante per l’economia e tradizionalmente poco in evoluzione, solo negli ultimi 15 anni qualcosa si sta muovendo. La digitalizzazione anche qui rappresenta un salto evolutivo e di efficienza straordinario, come ben rappresentato da uno degli interventi fin qui ascoltati. Il BIM mi ha colpito fin dalla prima volta che ne ho sentito parlare, molti anni fa da Bellicini del CRESME, per la possibilità di ridurre tempi e costi e costringere all’integrazione la filiera. Questo è stato importante nella gestione dell’esplosione dei cantieri durante il Superbonus e lo sarà ancora di più dopo per mantenere un’efficienza che riduca l’impatto negativo della fine del Superbonus. E sfruttare il PNRR per ridurre l’impatto negativo della fine del Superbonus diventa un’altra necessità per le imprese, anche se qui il dubbio riguarda la capacità e possibilità di sfruttare le ingenti risorse del PNRR in poco tempo e una non adeguata preparazione da parte delle stazioni appaltanti che restano un problema nel mercato dei pubblici appalti. Altre due considerazioni una negativa relativa alle difficoltà nel reperire forza lavoro in generale e quindi anche nel mondo dell’edilizia, e una positiva rispetto allo stimolo che possono dare le direttive ESG sulla cosiddetta sostenibilità all’innovazione grazie agli investimenti che potranno effettuare le imprese con rating positivo e conseguente accesso agevolato al credito.

ultimo ma certamente non per importanza, Massimo Polato di Confartigianato Verona

Le associazioni artigiane di categoria (includo anche ANCE) corrono il rischio se non cercheranno di innovarsi, di diventare sindacati al pari di CGL , UIL e CISL. Hanno lo scopo principale di avere Associati in gran numero e generare servizi per permettere loro di operare sul mercato con un partner che segue gli aspetti finanziari, burocratici e di formazione. Gli artigiani hanno una loro innata capacità a trasmettere la tradizione dell’arte. Questo funziona in alcuni settori, mentre in altri,  sarebbe necessario poter accedere alle nuove tecnologie ed alle innovazioni tecnologiche per evitare di essere fagocitati dalle grandi multinazionali. Questo il motivo per cui molte aziende si  sganciano dal modello formativo di Confartigianato (sforna corsi “obbligatori” a 360 gradi, comizi e convegni ma è assente nel “creare” formazione ad alto livello. Avere un pacchetto Associati numerosi ma poveri, non permette di organizzare formazione ad alto livello, si perderebbero adesioni. Si preferisce mettere consulenti alle volte mediocri e a buon prezzo. Io ho sempre sostenuto: “selezionare” per scartare gli artigiani mediocri. Pochi ma buoni. Gli altri dovranno necessariamente andare al traino se vorranno continuare ad operare sul mercato, che è sempre più selettivo. 

con il dott. Matteo Botteghi nostro associato https://aspenergia.it/dott-matteo-botteghi non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di evidenziare che A.S.P.Energia è impegnata anche nella “sesta” Mission del PNRR: la sanità.
Il dott. Matteo Botteghi ha sviluppato con altri suoi Partners una piattaforma gestionale che è stata acquisita da Croce Rossa Italiana a supporto dei suoi servizi sul territorio.
Il dott. Matteo Botteghi è partner di un altro importante associato di A.S.P.Energia, la Hospitex di Sesto Fiorentino https://aspenergia.it/hospitex-international-srl   orientata alla tecnologia medica, specializzata in apparecchiature e soluzioni per la citologia.

dopo tanto lavoro, ci siamo meritati un brindisi!!! … e anche qualcosa da mangiare!

… siamo proprio gli ultimi … dobbiamo andare  … abbiamo concluso una giornata importantissima!!!   Grazie a tutti gli intervenuti!!

Se avete letto fino a qui sono molto soddisfatto, vuol dire che la giornata è stata veramente importante!

… alla prossima!!